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Cos’è

Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali in quanto l’elemento cardine è dato dall’accordo tra dipendente e datore di lavoro nel quale viene definita una organizzazione per fasi, cicli e obiettivi del lavoro.

La definizione normativa di smart working è contenuta nella Legge n. 81/2017: caratteristica dell’istituto è la flessibilità organizzativa, la volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale l’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).

La comunicazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

L’accordo raggiunto tra lavoratore e datore di lavoro andrà inviato, a cura dell’azienda, attraverso l’apposita piattaforma informatica messa a disposizione sul portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nell’invio dell’accordo individuale dovranno essere indicati i dati del datore di lavoro, del lavoratore, della tipologia di lavoro agile (tempo determinato o indeterminato) e della sua durata. Sarà, inoltre, possibile modificare i dati già inseriti a sistema o procedere all’annullamento dell’invio.

Le novità dei Decreti anti COVID-19

I decreti emessi per prevenire il contagio da COVID-19 sono intervenuti anche sulle modalità di accesso allo smart working. In particolare già il DPCM emanato il 01.03.2020 ha introdotto delle modifiche, confermate dal successivo DPCM del 04.03.2020.

Il DPCM dell’11.03.2020, nello specifico, raccomanda il massimo utilizzo, da parte delle imprese, di modalità di lavoro agile per tutte quelle attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.

Ma il Decreto Legge del 17.03.2020, n. 18, si è spinto oltre prevedendo per i lavoratori dipendenti disabili o che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità il diritto di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, a condizione che essa sia compatibile con le caratteristiche della prestazione e sino alla data del 30.04.2020.

Inoltre, ai lavoratori del settore privato con ridotta capacità lavorativa è riconosciuta la priorità nell’accoglimento delle istanze di svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile.